Let's study! |
Per fare una crema, bisogna innanzitutto sapere che è composta da tre fasi. C'è una fase A, acquosa; una Fase B, grassa; una Fase C dove andremo ad aggiungere le nostre sostanze attive, cioè quelle sostanze che oltre agli oli e all'acqua andranno ad idratare e andranno ad ottenere lo specifico risultato che vogliamo.
Mentre
la fase A e la Fase B sono a caldo, la fase C è a freddo, cioè da
aggiungere alla nostra crema già emulsionata. Ma cos'è un
emulsione? L'emulsione è quello specifico passaggio che ci permette
di unire la nostra fase grassa alla nostra fase acquosa. E come si
ottiene? Semplice, con un emulsionante! In commercio ce ne sono
tantissimi, olivem 1000, lamecreme, anche la cera d'api se in
quantità sufficiente può fare da emulsionante...
Ecco
dunque da dove cominciare a pensare la nostra crema: La fase B
La
fase B
La
fase grassa ,composta da oli e burri, sarà quella fondamentale per
ottenere una buona crema, con una buona texture e la compattezza
desiderata.
Per
fare una bella crema non basta mettere un olio a casaccio, ovvio-
sarebbe troppo semplice!- ma dovremo ideare la famosa cascata di
grassi... che vuol dire? Che in base alle nostre esigenze dovremo
individuare gli oli e burri più adatti, e che di ognuno dovremo
mettere una precisa quantità. Prima di metterci a creare, però, ci
sono un paio cose da sapere: più burri metteremo, più la nostra
crema sarà compatta e ci darà un effetto di pesantezza, quindi non
possiamo mettere solo burri; più oli ci saranno più la crema sarà
setosa e spalmabile, ma dopo qualche ora sarà facile che ci tiri
fuori l'unto.
Quindi
per avere una buona texture e una buona compattezza, dovremo mettere
un po' di tutto. Adesso, sapendo che esistono oli pesanti, medi e
leggeri ( vedi tabella) a seconda di come vogliamo la nostra crema
dovremo mettere se vogliamo, ad esempio, una crema per pelle grassa,
una maggiore quantità di olio leggero e da lì a scendere, come se
fosse una cascata. Se decido di mettere 4 grammi di jojoba, metterò
3 di oliva 2 di ricino e 1 di burro di karitè.
Anche
gli emulsionati vanno nella fase b, quando andiamo a preparare una
crema, basterà decidere quanto la vogliamo densa e calcolarne la
quantità (ad esempio, olivem 1000 ha un dosaggio da scheda tecnica
dal 5 al 10% se voglio una crema fluida ne metterò 5 grammi, se la
voglio molto compatta ne metterò 10)
Ordunque,
una volta decise le nostre quantità non abbiamo che da pesarle,
metterle in un contenitore (possibilmente in vetro) e mettere il
tutto a bagnomaria. Quando i grassi si saranno tutti liquefatti,
saranno arrivati, probabilmente, alla temperatura di 70 gradi, che è
l'ideale per la nostra emulsione.
Una
volta decisa la mia fase B, potrò passare alla fase A.
Fase
A
La
fase A è la fase acquosa, è composta da un gelificante, glicerina e
acqua. La cosa è semplice: si pesa il gelificante, si mette
nell'acqua si aspetta che gelifichi e si aggiunge la glicerina.
Oppure si può mischiare glicerina e gelificante, aggiungere acqua
calda dare una frullata col minipimer e il nostro gel è bell'e
pronto! Mettiamo il tutto a bagnomaria e aspettiamo che si scaldi.
Abbiamo
una vasta gamma di gelificanti in commercio, e cambiano molto la
qualità della nostra crema, il più semplice da usare è la gomma
xantana, che consiglio a chi è alla prime armi. La quantità di
gelificante andrà ad influire sulla compattezza della nostra crema,
e sulla sua texture. Quindi bisogna scegliere con cura il nostro
gelificante, conoscere la scheda tecnica e sapere esattamente cosa
vogliamo dalla nostra crema.
La
glicerina aiuta la gelificazione del fase A ed è idratante ed
umettante, le quantità sono queste*:
Creme
mani: dal 10 al 20% (tenendo conto del fatto che ad alte percentuali
di glicerina corrisponderà un maggior effetto riparatore della pelle
rovinata, ma anche una minore assorbibilità del cosmetico)
Creme corpo: tra il 5 e il 10% (tenersi più bassi quando si sa che si deve sudare altrimenti ci si ritrova tipo anguille)
Creme viso: tra il 3 e il 5% (mantenersi sul 3% nei cosmetici per pelle grassa, sul 5% per pelle secca)
Sieri acquosi viso: tra il 3 e l'8% (tenersi bassi se si è in presenza di pelle grassa o nella stagione estiva, più alti in inverno e in presenza di pelle secca).
Creme corpo: tra il 5 e il 10% (tenersi più bassi quando si sa che si deve sudare altrimenti ci si ritrova tipo anguille)
Creme viso: tra il 3 e il 5% (mantenersi sul 3% nei cosmetici per pelle grassa, sul 5% per pelle secca)
Sieri acquosi viso: tra il 3 e l'8% (tenersi bassi se si è in presenza di pelle grassa o nella stagione estiva, più alti in inverno e in presenza di pelle secca).
E
l'acqua? Innanzitutto dobbiamo usare l'acqua distillata, poi per
decidere la quantità dovremo regolarci così: una volta ideata la
mia fase grassa, la mia fase C e decisa la mia quantità di
gelificante e glicerina, potrò finalmente calcolare la mia acqua. T
utte
le mie ricette io le dovrò ideare per 100 grammi, quindi per capire
quanta acqua mi occorre basterà sommare tutte le quantità di
grassi, attivi, gelificante e glicerina. Una volta ottenuta questa
somma, dovrò fare meno 100. Mettiamo che la somma ottenuta sia 64,
basterà fare 64 – 100, il risultato sarà la mia quantità di
acqua.
Bene,
ora che il nostro gel è pronto, possiamo passare all'emulsione.
NB
la fase acquosa è da preparare prima della fase grassa, perchè
quando andremo ad emulsionare la nostra fase A dovrà essere più
caldo della fase B.
L'emulsione
La
fase grassa si è liquefatta, la fase acquosa è bella calda... molto
bene. Adesso non ci resta che prendere la fase acquosa e versarci
dentro una metà della fase oleosa, prendiamo il minipimer e
cominciamo a frullare per qualche secondo, il composto comincerà a
sbiancare. Prendiamo l'altra metà, versarne il resto nella fase
acquosa. Passiamo al minipimer. La crema è pronta.
NB
Bisogna sempre stare attenti alla scheda tecnica dell'emulsionante,
perchè alcuni richiedono di versare la fase B in A ed altri
richiedono invece il contrario.
Fase
C
Gli
attivi, oltre agli oli appositi, sono le sostanze funzionali che
fanno della nostra crema, esattamente la crema che ci serve. Sono,
inoltre, tutta quelle sostanze che non possiamo mettere a caldo,
perchè deperibili. Ad esempio: oli essenziali, propoli, vitamine.
Per scegliere un attivo dovremo pensare a quello che vogliamo dalla
nostra crema e scegliere di conseguenza.
*Informazioni
tratte dal forum “L'angolo di Lola”
Potrete trovare info sugli ingredienti di questa ricetta e le loro caratteristiche qui ---> CLICK
Potrete trovare info sugli ingredienti di questa ricetta e le loro caratteristiche qui ---> CLICK
Ciao Rossella, premetto che non ho molta dimestichezza con questo genere di emulsioni, ma mi son sempre chiesta come mai sui testi più comuni di cosmetologia non si accenna mai alla cascata dei grassi? Personalmente ritengo che la scelta degli oli sia molto soggettiva in base alle proprie esigenze e credo che il potere di penetrazione della crema sulla pelle sia dovuto più a fattori fisiologici anzichè all'accostamento di oli vari. Ti faccio un esempio: io ho la pelle secchissima e molte ragazze hanno preso a cuore questo mio piccolo problema tanto da farmi pervenire svariati campioni delle loro creme create secondo tutti i canoni: cascata dei grassi, attivi preposti al tipo di problema ecc ecc., ma con mio grande dispiacere non ho mai avuto risultati decenti. Per cui ritornavo sempre alla mia beata cold cream (con la mia formula) dove non tengo assolutamente conto della cascata dei grassi, ma utilizzo tutti gli oli adatti al mio tipo di problema. Questi oli sono quasi tutti pesanti, eppure questo genere di emulsione è l'unico che soddisfa in pieno le mie esigenze. Non ho un brufolo neanche a pagarlo. La pelle rimane asciutta, morbida, vellutata e soprattutto ben nutrita ed idratata. Persino la famosa zona T risulta essere asciutta anche in piena estate. Quindi ecco perchè mi son sempre chiesta quanto sia vera la teoria della cascata dei grassi. Perdonami se mi sono dilungata, ma mi piace sempre andare a fondo nelle cose, soprattutto quelle che ignoro. Grazie per la tua pazienza e buona giornata.
RispondiEliminaLalla
Ciao Lalla, grazie per averci fatto sapere le tue opinioni. Ho fatto anch'io diverse creme senza cascata e per quanto funzionali non mi sono mai trovata bene in quanto a texture, compattezza e piacevolezza nello spalmarla. Sicuramente sono d'accordo con te quando affermi che ci siano anche fattori individuali di cui, ovviamente, ognuna di noi tiene conto dal momento in cui prepara una crema per se. Per me rispettare la cascata resta il modo migliore di fare una crema, pur non potendo in alcun modo negare che qualcuna, come te, possa trovarsi bene facendo una crema senza cascata.
EliminaGrazie cara sei stata gentilissima :-)
RispondiEliminaMi rendo conto che a volte sembro impertinente con queste mie osservazioni, ma ti garantisco che non è così. E' che ho come termine di paragone solo la mia pellaccia che....diciamocelo pure....è un pò fuori dalle righe!
Vi seguo anche se non commento :-)
Un bacio
Lalla
P.S. ora c'ho da fare a botte col codice alfanumerico prima di riuscire a postare questo commento ahahahahah
Grazie a te per averci fatto sapere la tua opinione! E' sempre bello confrontarsi, a maggior ragione quando non la si pensa allo stesso modo :)
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