lunedì 15 ottobre 2012

Come fare una crema (Rosella P.)

Let's study!



Per fare una crema, bisogna innanzitutto sapere che è composta da tre fasi. C'è una fase A, acquosa; una Fase B, grassa; una Fase C dove andremo ad aggiungere le nostre sostanze attive, cioè quelle sostanze che oltre agli oli e all'acqua andranno ad idratare e andranno ad ottenere lo specifico risultato che vogliamo.
Mentre la fase A e la Fase B sono a caldo, la fase C è a freddo, cioè da aggiungere alla nostra crema già emulsionata. Ma cos'è un emulsione? L'emulsione è quello specifico passaggio che ci permette di unire la nostra fase grassa alla nostra fase acquosa. E come si ottiene? Semplice, con un emulsionante! In commercio ce ne sono tantissimi, olivem 1000, lamecreme, anche la cera d'api se in quantità sufficiente può fare da emulsionante...
Ecco dunque da dove cominciare a pensare la nostra crema: La fase B

La fase B
La fase grassa ,composta da oli e burri, sarà quella fondamentale per ottenere una buona crema, con una buona texture e la compattezza desiderata.
Per fare una bella crema non basta mettere un olio a casaccio, ovvio- sarebbe troppo semplice!- ma dovremo ideare la famosa cascata di grassi... che vuol dire? Che in base alle nostre esigenze dovremo individuare gli oli e burri più adatti, e che di ognuno dovremo mettere una precisa quantità. Prima di metterci a creare, però, ci sono un paio cose da sapere: più burri metteremo, più la nostra crema sarà compatta e ci darà un effetto di pesantezza, quindi non possiamo mettere solo burri; più oli ci saranno più la crema sarà setosa e spalmabile, ma dopo qualche ora sarà facile che ci tiri fuori l'unto.
Quindi per avere una buona texture e una buona compattezza, dovremo mettere un po' di tutto. Adesso, sapendo che esistono oli pesanti, medi e leggeri ( vedi tabella) a seconda di come vogliamo la nostra crema dovremo mettere se vogliamo, ad esempio, una crema per pelle grassa, una maggiore quantità di olio leggero e da lì a scendere, come se fosse una cascata. Se decido di mettere 4 grammi di jojoba, metterò 3 di oliva 2 di ricino e 1 di burro di karitè.
Anche gli emulsionati vanno nella fase b, quando andiamo a preparare una crema, basterà decidere quanto la vogliamo densa e calcolarne la quantità (ad esempio, olivem 1000 ha un dosaggio da scheda tecnica dal 5 al 10% se voglio una crema fluida ne metterò 5 grammi, se la voglio molto compatta ne metterò 10)
Ordunque, una volta decise le nostre quantità non abbiamo che da pesarle, metterle in un contenitore (possibilmente in vetro) e mettere il tutto a bagnomaria. Quando i grassi si saranno tutti liquefatti, saranno arrivati, probabilmente, alla temperatura di 70 gradi, che è l'ideale per la nostra emulsione.
Una volta decisa la mia fase B, potrò passare alla fase A.

Fase A

La fase A è la fase acquosa, è composta da un gelificante, glicerina e acqua. La cosa è semplice: si pesa il gelificante, si mette nell'acqua si aspetta che gelifichi e si aggiunge la glicerina. Oppure si può mischiare glicerina e gelificante, aggiungere acqua calda dare una frullata col minipimer e il nostro gel è bell'e pronto! Mettiamo il tutto a bagnomaria e aspettiamo che si scaldi.
Abbiamo una vasta gamma di gelificanti in commercio, e cambiano molto la qualità della nostra crema, il più semplice da usare è la gomma xantana, che consiglio a chi è alla prime armi. La quantità di gelificante andrà ad influire sulla compattezza della nostra crema, e sulla sua texture. Quindi bisogna scegliere con cura il nostro gelificante, conoscere la scheda tecnica e sapere esattamente cosa vogliamo dalla nostra crema.
La glicerina aiuta la gelificazione del fase A ed è idratante ed umettante, le quantità sono queste*:
Creme mani: dal 10 al 20% (tenendo conto del fatto che ad alte percentuali di glicerina corrisponderà un maggior effetto riparatore della pelle rovinata, ma anche una minore assorbibilità del cosmetico)
Creme corpo: tra il 5 e il 10% (tenersi più bassi quando si sa che si deve sudare altrimenti ci si ritrova tipo anguille)
Creme viso: tra il 3 e il 5% (mantenersi sul 3% nei cosmetici per pelle grassa, sul 5% per pelle secca)
Sieri acquosi viso: tra il 3 e l'8% (tenersi bassi se si è in presenza di pelle grassa o nella stagione estiva, più alti in inverno e in presenza di pelle secca).
E l'acqua? Innanzitutto dobbiamo usare l'acqua distillata, poi per decidere la quantità dovremo regolarci così: una volta ideata la mia fase grassa, la mia fase C e decisa la mia quantità di gelificante e glicerina, potrò finalmente calcolare la mia acqua. T
utte le mie ricette io le dovrò ideare per 100 grammi, quindi per capire quanta acqua mi occorre basterà sommare tutte le quantità di grassi, attivi, gelificante e glicerina. Una volta ottenuta questa somma, dovrò fare meno 100. Mettiamo che la somma ottenuta sia 64, basterà fare 64 – 100, il risultato sarà la mia quantità di acqua.
Bene, ora che il nostro gel è pronto, possiamo passare all'emulsione.
NB la fase acquosa è da preparare prima della fase grassa, perchè quando andremo ad emulsionare la nostra fase A dovrà essere più caldo della fase B.

L'emulsione

La fase grassa si è liquefatta, la fase acquosa è bella calda... molto bene. Adesso non ci resta che prendere la fase acquosa e versarci dentro una metà della fase oleosa, prendiamo il minipimer e cominciamo a frullare per qualche secondo, il composto comincerà a sbiancare. Prendiamo l'altra metà, versarne il resto nella fase acquosa. Passiamo al minipimer. La crema è pronta.
NB Bisogna sempre stare attenti alla scheda tecnica dell'emulsionante, perchè alcuni richiedono di versare la fase B in A ed altri richiedono invece il contrario.

Fase C
Gli attivi, oltre agli oli appositi, sono le sostanze funzionali che fanno della nostra crema, esattamente la crema che ci serve. Sono, inoltre, tutta quelle sostanze che non possiamo mettere a caldo, perchè deperibili. Ad esempio: oli essenziali, propoli, vitamine. Per scegliere un attivo dovremo pensare a quello che vogliamo dalla nostra crema e scegliere di conseguenza.





*Informazioni tratte dal forum “L'angolo di Lola”

Potrete trovare info sugli ingredienti di questa ricetta e le loro caratteristiche qui ---> CLICK

4 commenti:

  1. Ciao Rossella, premetto che non ho molta dimestichezza con questo genere di emulsioni, ma mi son sempre chiesta come mai sui testi più comuni di cosmetologia non si accenna mai alla cascata dei grassi? Personalmente ritengo che la scelta degli oli sia molto soggettiva in base alle proprie esigenze e credo che il potere di penetrazione della crema sulla pelle sia dovuto più a fattori fisiologici anzichè all'accostamento di oli vari. Ti faccio un esempio: io ho la pelle secchissima e molte ragazze hanno preso a cuore questo mio piccolo problema tanto da farmi pervenire svariati campioni delle loro creme create secondo tutti i canoni: cascata dei grassi, attivi preposti al tipo di problema ecc ecc., ma con mio grande dispiacere non ho mai avuto risultati decenti. Per cui ritornavo sempre alla mia beata cold cream (con la mia formula) dove non tengo assolutamente conto della cascata dei grassi, ma utilizzo tutti gli oli adatti al mio tipo di problema. Questi oli sono quasi tutti pesanti, eppure questo genere di emulsione è l'unico che soddisfa in pieno le mie esigenze. Non ho un brufolo neanche a pagarlo. La pelle rimane asciutta, morbida, vellutata e soprattutto ben nutrita ed idratata. Persino la famosa zona T risulta essere asciutta anche in piena estate. Quindi ecco perchè mi son sempre chiesta quanto sia vera la teoria della cascata dei grassi. Perdonami se mi sono dilungata, ma mi piace sempre andare a fondo nelle cose, soprattutto quelle che ignoro. Grazie per la tua pazienza e buona giornata.
    Lalla

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Lalla, grazie per averci fatto sapere le tue opinioni. Ho fatto anch'io diverse creme senza cascata e per quanto funzionali non mi sono mai trovata bene in quanto a texture, compattezza e piacevolezza nello spalmarla. Sicuramente sono d'accordo con te quando affermi che ci siano anche fattori individuali di cui, ovviamente, ognuna di noi tiene conto dal momento in cui prepara una crema per se. Per me rispettare la cascata resta il modo migliore di fare una crema, pur non potendo in alcun modo negare che qualcuna, come te, possa trovarsi bene facendo una crema senza cascata.

      Elimina
  2. Grazie cara sei stata gentilissima :-)
    Mi rendo conto che a volte sembro impertinente con queste mie osservazioni, ma ti garantisco che non è così. E' che ho come termine di paragone solo la mia pellaccia che....diciamocelo pure....è un pò fuori dalle righe!
    Vi seguo anche se non commento :-)
    Un bacio
    Lalla
    P.S. ora c'ho da fare a botte col codice alfanumerico prima di riuscire a postare questo commento ahahahahah

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie a te per averci fatto sapere la tua opinione! E' sempre bello confrontarsi, a maggior ragione quando non la si pensa allo stesso modo :)

      Elimina

AVVISO:
Se scrivi un commento e non lo vedi immediatamente, non preoccuparti! Le amministratrici del blog lo modereranno nel più breve tempo possibile. Ti auguriamo una buona navigazione nel nostro angolino alchemico! :)

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...